Does green mean always health?

La famiglia delle Brassicaceae comprende molte delle verdure che comunemente consumiamo, soprattutto nella stagione invernale. 

Sono tutti i tipi di cavoli (cavolo nero, cavolo verde, broccolo romanesco, cavolini di Bruxelles etc.), senape, rafano. Hanno la caratteristica di contenere nelle loro cellule S dei metaboliti chiamati GLICOSINOLATI (glucorafanina, glucobrassicina, progoitrina, sinalbina, sinigrina etc.) e nelle cellule mirosiniche gli enzimi deputati ad idrolizzarli in isotiocianati, tiocianati e nitrili. 

Soprattutto gli isotiocianati hanno la capacità di interferire con la captazione dello iodio e quindi con la formazione degli ormoni tiroidei T3 ( triiodotironina) e T4 ( tiroxina). 

Questa è la spiegazione del titolo di questo articolo: un elevato e costante consumo di questo tipo di vegetali porta alla formazione del gozzo e non è consigliabile a persone che soffrono di ipotiroidismo. Si può tuttavia arginare questa interferenza metabolica- è così che sono chiamati, “endocrine disruptors”- con un’assunzione adeguata di iodio sotto forma di prodotti ittici, sale (iodato), alghe, uova e latticini.  È anche meglio consumare le verdure cotte per disattivare gli enzimi che sono termolabili. In alcuni Paesi, come il Regno Unito, infatti, c’è una maggiore incidenza del gozzo proprio per l’alto consumo di cavolini di Bruxelles crudi. 

MA

hanno note capacità antiossidanti in grado di contrastare i radicali liberi e antibatteriche contro l’Helicobacter pylori, il microrganismo responsabile dell’ulcera gastrica. 

Recenti studi hanno dimostrato che:

  • Più di 28 porzioni alla settimana di verdure riducono del 33% il rischio di cancro alla prostata.
  • Solo con 3 o 5 porzioni di brassiche alla settimana si ottiene una riduzione del 41 % dello stesso cancro alla prostata. 
  • 100 grammi di broccoli freschi contenenti 250 mg di un isotiocianati, se assunti tutti i giorni per un mese, debellano completamente l’Helicobacter. 

Non sono quindi dei demoni, tutt’altro… solo persone con storia familiare o con confermata diagnosi di patologia tiroidea non devono farne un consumo spropositato. 

Sono degli alimenti che dovrebbero essere sempre presenti in una dieta sana ed equilibrata. Quindi, per questo inverno via libera al verde!!! 🥦🥦🥦



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